Siete mai stati offesi sul web? E come avete reagito?
La scelta delle parole da utilizzare è fondamentale, ogni termine o frase ha una sua conseguenza che può modificare la percezione e i sentimenti della persona a cui ci rivolgiamo. Il nostro modo d’interagire varia in base al contesto e alla relazione e spesso le parole vengono utilizzare con superficialità, soprattutto sui social network, creando delle situazioni ostili, di disuguaglianza e di discriminazione.
Nel web spesso l’aggressività prevale ma bisogna rendersi conto che dietro al monitor ci sono delle persone reali e che le parole che usiamo hanno delle conseguenze concrete anche nei luoghi virtuali.
Un tema di grande attualità oggi, che grazie a Parole O_stili e al suo lavoro sta sensibilizzando contro la violenza delle parole sulla rete. Un progetto sociale che ha dato vita a un vero e proprio Manifesto della comunicazione non ostile:
“È una carta che elenca dieci principi di stile utili a migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in Rete. Il Manifesto della comunicazione non ostile è un impegno di responsabilità condivisa. Vuole favorire comportamenti rispettosi e civili. Vuole che la Rete sia un luogo accogliente e sicuro per tutti.”
Sono stati realizzati anche altri documenti suddivisi per ambiti e quello che interessa a noi è il Manifesto della comunicazione non ostile per le aziende che elenca 10 linee guida per migliorare il dialogo e l’interazione in rete fra aziende, clienti e stakeholder.
Come azienda ci interessa vivere il web come un luogo in cui incontrare, crescere, costruire relazioni di valore e creare ponti con i nostri utenti, utilizzando parole che rispecchino i valori e l’identità dell’impresa, promuovendo la fiducia, la trasparenza e rispettando le persone.
Al link potete scaricare il Manifesto della comunicazione non ostile con le diverse declinazioni che sono nate: per la politica, per la Pubblica Amministrazione, per le aziende, per l’infanzia, per lo sport, per la scienza e per l’inclusione.
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