LinkedIn a oggi è l’unico social network “professionale”, dove gli utenti possono far rete e sviluppare connessioni commerciali. Oggi conta 830 milioni di membri e oltre 58 milioni di aziende registrate, a differenza con gli altri famosi canali social, LinkedIn è l’unico network dove la sfera professionale supera quella personale. L’utente non viene percepito solo come persona ma come professionista che rappresenta un brand, un team o una azienda; è infatti una fonte rilevante per generare nuovi lead e per procurarsi dei clienti oppure dei contatti.
Sappiamo quindi che LinkedIn, oltre a essere utilizzato per la ricerca di lavoro, è una potenziale piattaforma da inserire nella propria strategia di marketing per formare una lista di possibili clienti interessati ai prodotti o servizi offerti da un’azienda.
Per approfondire il tema noi vi consigliamo di leggere un interessante ed esaustivo libro, “LinkedIn profilo efficace. Il Metodo per fare del tuo profilo LinkedIn un potente strumento di marketing” di Mirko Saini. Il libro definisce un metodo, quello dell’autore, che da anni lavora nell’ambito commerciale con aziende e professionisti, “a caccia di soluzioni per i miei clienti dal 1997”, così lui stesso si descrive.
Consiste in una serie di linee guida per costruire un’identità, un profilo LinkedIn efficace per farne uno strumento di marketing in grado di generare opportunità di business, chiamato anche social selling.
“Il social selling è quell’insieme di strategie e tattiche volte a portare un prospect (potenziale cliente) a decidere di sedersi difronte a noi per intavolare una trattativa volta ad acquistare. È intesa dal medesimo come situazione per lui vantaggiosa, come opportunità e non perdita di tempo”.
L’attività iniziale per costruire una efficace presenza in LinkedIn è analizzare il comportamento d’acquisto del nostro cliente tipo (customer journey), successivamente costruire e scrivere sulla base dei risultati ottenuti le due parti più importanti del profilo: il summary (About) e la headline, che sono il cardine sul quale costruire il giusto messaggio e il business del professionista o dell’azienda sul canale social. Il tutto gira intorno all’obiettivo d’individuare il problema o il bisogno del potenziale cliente e fornirgli una soluzione, utilizzando il famoso modello A.I.D.A.
“L’A.I.D.A. è un modello teorico che descrive le diverse fasi che si verificano a partire dal momento in cui un potenziale cliente viene a conoscenza di un prodotto, un servizio o un brand, fino a quando non decide di acquistarlo o sceglierlo come fornitore”.
Le quattro fasi del modello teorizzato da Elias Lewis nel 1898 sono: Attenzione, Interesse, Desiderio e Azione, che si dovranno declinare nella costruzione del profilo LinkedIn.
L’attenzione deve essere catturata dall’headline, dove il potenziale cliente viene attirato, deve comprendere in modo chiaro e veloce qual è il problema che siamo in grado di risolvere e spingere le persone a visitare il nostro profilo.
Il summary rappresenta l’interesse prima e il desiderio dopo, deve essere ideato come una landing page, cioè una pagina di vendita che può trasformare gli utenti in clienti, deve fornire gli elementi necessari a rispettare la promessa fatta nell’headline e portarlo a compiere l‘azione che vogliamo che compia attraverso una call to action. Nel summary non si descrive chi siamo, non è il curriculum o resume dell’azienda, ma si deve parlare al nostro potenziale cliente e di come l’azienda possa essere in grado di risolvergli e perché il suo problema. Il processo appena descritto serve ad accompagnare l’utente a fargli fare l’azione che vogliamo che compia su LinkedIn, in base al nostro obiettivo deciso a priori.
Il libro ha un approccio pratico e concreto, che espone in maniera semplice e chiara le azioni per generare lead e procurarsi dei nuovi clienti.
Noi lo consigliamo, ma se avete dei dubbi o siete in cerca di consigli per ottimizzare il vostro profilo, contattateci con una mail.
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